buon natale

Il regalo, come al solito, ce lo fa l’NBA.
Un anno fa, un po’ per pubblicizzare le maglie in edizione speciale natalizia, un po’ per fare uno spot a tema, vennero fuori con ‘sta cosa qui:

Quest’anno c’è un nuovo video pubblicitario a tema natalizio, ma c’è anche una grande novità che potrebbe far storcere il naso ai nostalgici: le maglie speciali di quest’anno hanno le maniche!

Personalmente non mi fanno impazzire, quella che invece mi fa impazzire è la programmazione natalizia targata NBA, che mette in programma:

  • Chicago Bulls @ Brooklyin Nets
  • Oklahoma City Thunder @ New York Knicks
  • Miami Heat @ Los Angeles Lakers
  • Houston Rockets @ San Antonio Spurs
  • Los Angeles Clippers @ Golden State Warriors

Arcidosso vs Pall. Poppi 32-58…

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Poppi si ritrova alle pendici dell’Amiata per la trasferta più lunga dell’anno, ed anche una delle più incognite: quella ad Arcidosso. Si tramandano leggende sull’esatta ubicazione del luogo: c’è chi dice che per arrivarci si debba affrontare un drago e piantare dei fagioli magici, altri sostengono che si possa raggiungere con una mappa disegnata da Willie l’Orbo. Noi, per non sbagliare, partiamo con un anticipo clamoroso, tanto che quando si arriva in un tranquillo e pittoresco paesino ci si rimane quasi male.
Parlando di cose più serie, la partita si mette bene fin quasi da subito. Da una parte Poppi sembra essere in crescita rispetto alla prima uscita, soprattutto in fase difensiva, dall’altra i padroni di casa non riescono ad essere incisivi con i tiri dalla medio-lunga distanza che vengono concessi per tentare di chiudere le penetrazioni, ritenute più pericolose, anche perché nel pitturato c’è un lungagnone che… meglio non rischiare che la palla gli arrivi troppo facilmente, hai visto mai.
Con cambi frequenti il ritmo si mantiene piuttosto alto, e anche se ci sono errori dettati dalla troppa foga, francamente si poteva chiedere poco di più alla prima (lunga) trasferta stagionale. Finisce 32-58, è il momento di rimettersi in viaggio per affrontare il drago e ritornare nella Contea.

Vangelisti 7 La più grande qualità di polmone è quella di farsi trovare sempre al posto giusto al momento giusto, sia in campo che all’uscita di Fogliano. Guida pure una macchina di cui non sa accendere la radio…Sintonizzato.
Madiai 7.5 Forse poteva essere più preciso al tiro, ma quando va dentro con la moto fermarlo è davvero dura…Rocket Man!
Ricciardi 5.5 Gli piacerebbe poter dare la colpa al polso malandato per via di un paio di grucciate rimediate dagli avversari, ma l’airball del terzo periodo è tutta farina del suo sacco…Spuntato.
Tani 8 La sua assenza si era fatta sentire una settimana fa, e averlo come arma a disposizione è un gran bel vantaggio. Gli piace far correre i suoi dietro ai suoi lanci: il problema non sono i lanci, sono i ricevitori…Quarterback.
D’Amico L. 7 Meglio quando non gioca palla&tiro, e infatti quando tira in ritmo di solito la mette dentro. È l’unico a rifiutare il mascarpone nel post-partita…Atleta.

Ciampelli 7.5 Gioca meglio se si incazza, e a farlo incazzare ci pensa una difesa a zona per lui incomprensibile. Sarà per questo che nel dubbio, stavolta, tira giù tutto, rimbalzi e avversari. Le sue emissioni sono illegali in 143 paesi del mondo…Euro 0.
Giannini 8+ Segna il più bel canestro della giornata con un finger-roll impressionante, mostrando una coordinazione mano-occhio notevole: non si direbbe a giudicare dalla manovra di parcheggio…posteggiatore abusivo.
Goretti 6/7 Mette energia quando entra in campo, Tenta di seguire il trend della squadra facendosi crescere la barba, ma con scarsi risultati…Osvaldo!
D’Amico G. 6.7 Meriterebbe di giocare di più, dato che fa tutte quelle cose poco visibili ma fondamentali. I pochi passaggi a vuoto potrebbero essere conseguenza del viaggio nella macchina/camera a gas…Traumatizzato.
Borghi 8.5 Entra in campo e segna con un movimento perfetto, esce dal campo ed è subito pronto alla rissa con il lungagnone di cui sopra, regala perle che lo fanno subito entrare tra i protettissimi del coach…il prescelto.
Piccardi 6.5 In campo non sfigura, non si fa problemi a giocare in più ruoli. Prova a proporsi come guidatore alternativo, ma riceve la stessa fiducia di Gazza Gascoigne con una birra in mano…Acerbo.
Coach Ceccherini 9 Ovvio che se la società offre la cena il voto si alza, ma su questo in particolare influisce la classe con cui prima ordina e poi spazzola una teglia di mascarpone…MasterChef!

il Bar Lando ha parlato!

Pall. Poppi vs Basket Poggibonsese 55-49…

IMG_1720Prima partita della stagione e prima vittoria per Poppi, che pur priva di elementi importanti riesce a portare a casa i primi due punti stagionali. Partita che parte molto in sordina per entrambe le squadre. È la prima stagionale e le polveri sono parecchio bagnate, tanto che il primo quarto si chiude sul 10 pari. Poppi si rifugia nel lavoro al minimo sindacale in difesa per tenersi attaccati alla partita nei due quarti successivi, dato che il tiro davvero non ne vuol sapere di funzionare, e l’attacco è statuario più che statico, anche se i provini per il presepe vivente si terranno non prima dell’8 dicembre.
Solo nell’ultima frazione i casentinesi decidono che forse si più fare qualcosa per provare a fare bottino pieno e nonostante l’azione offensiva sia ancora piuttosto rivedibile, quantomeno le scelte al tiro sono un minimo ragionevoli, i canestri entrano proprio quando contano, ovverosia gli ultimi 4 minuti, e la difesa si chiude ancora di più. Insomma, quanto basta per chiudere 55-49, salutare il pubblico, clap clap, abbiamo vinto, non si divide, ahahah e pizza per chi vuole.
Ci si vede ad Arcidosso, ma se non si inizia a giocare con il cervello su ON, il rischio di prenderne dai 20 in su è quantomai concreto.

Vangelisti 6.5 oramai le sue abilità di catturatore di rimbalzi così come quelle di organizzatore di eventi post allenamento/spuma/partita sono assodate, ci mancava giusto la cresta stile balotelli per farne il prototipo del giocatore moderno…trascinatore.
Giannini 6 l’arbitraggio concede parecchio e lui non si fa pregare. Inizio fulminante, poi…fulminato.
Ricciardi 6+ in difesa va meglio di quanto lui stesso credesse, in attacco manca il ritmo e non riesce a realizzare la tanto sognata tripla da dedicare al suo socio. Il “+” è per la maglia invidiata da grandi e piccini…fashion victim.
D’Amico L. 7 segnare sa segnare, su questo non ci piove. Se solo ogni tanto decidesse che va bene fare le stesse cose con la metà della frenesia sarebbe ancora più decisivo. eletto fotografo ufficiale della squadra, dovrebbe temere la concorrenza di un redivivo Puccio…fotoamatore.
Madiai 8 come i grandi showman, lascia il meglio per il finale, con i fuochi d’artificio che inchiodano la bara della poggibonsese. Ribadisce che no, lui sotto canestro contro uno che gli da 30 centimetri non ci gioca…troppo facile.

Ciampelli 5.5 non ci piace la normale amministrazione, da leo vogliamo di più: più rimbalzi, più tagliafuori, più chiamate al 118…SOS!
D’Amico G. 6 non giudicabile per i pochi minuti che passa in campo, il voto è politico per via della parentela col capitano…raccomandato?
Goretti 7 ottimo impatto sulla partita, entra, prende un tiro e lo segna. Poi decisioni giuste in regia, meriterebbe qualche minuto mi più…Arriverà!
Piccardi 6- soffre in difesa contro gente più veloce di lui, soffre perché non riesce a trovare una collocazione precisa in campo, soffre per essere stato paparazzato negli spogliatoi mentre sfoggia il suo fisico da tuffatore nelle vasche da bagno, insomma…soffre.
Bachini, Dini & Borghi sv. come diceva quello che voleva svuotare il mare con un secchio…ci vuole pazienza!
Coach Ceccherini 7.5 come un padre saggio, sa quando è il momento di fare la voce grossa e quando usare parole d’elogio. Idolo quando si assicura che tutti ci siano domenica ad Arcidosso, concludendo annunciando che sarà lui a mancare…sarà vero?

Il Bar Lando ha parlato!

ps: non vi abituate troppo bene, però…

una storia vera (sottotitolo, si ricomincia)…

Immaginate di lavorare tutta settimana otto/nove/dieci/passolamiafottutavitainufficio ore al giorno.

Magari non siete nemmeno di quelle persone che hanno un posto di lavoro a qualche minuto da casa, magari avete un’ora di treno, di macchina o di monopattino tra voi e quel luogo meraviglioso, fonte principe di ulcere e fuga coatta di capelli. Arrivate a casa che la massima attività fisica che vorreste fare è mimetizzarvi con la tappezzeria della poltrona, guardando programmi che stimolano l’attività cerebrale quanto un monologo di Bobo Vieri sulla situazione in Medio Oriente. Poi, improvvisamente, vi arriva una chiamata. E’ un vostro amico, un vostro compagno di squadra, perché oltre alle varie disgrazie che incrociate durante la vostra vita, tipo il lavoro, il riscaldamento globale e Barbara D’Urso, giocate pure in una squadra di basket. Di merda, per essere precisi.

La chiamata si sviluppa più o meno così:

– Ciao, adoratore di idoli fallici.
– Ciao, sacco dell’umido.
– Sei stato convocato.
– In questura? Giuro, pensavo fosse erba cipollina!
– Alla partita, pezzo di cretino.
– Ma se ho saltato gli ultimi tre allenamenti perché ero arrivato a casa da lavoro all’ora in cui di solito Tamika e Chantal finiscono il turno di notte in tangenziale.
– Sei convocato lo stesso, l’ultimo allenamento eravamo in sette, contando anche il Corvo e suo nipote di sette anni che non ha ancora imparato a dire la esse. Mi ha stoppato due volte, tra l’altro.
– Sarei un po’ stanco, tipo che se mi siedo mi risvegliano con le atomiche, e domani mi devo svegliare a sei e venti. Giochiamo in casa?
– Più o meno. A Stribugliano di Arcidosso.
– Stribugliano di Arcidosso? Dov’è, vicino a Riccione Des Alpes?
– Senza neve ci vogliono due ore e venti.
– E con la neve alla Consuma di oggi? Ad un certo punto ho visto un esquimese perso nella tormenta.
– Non lo so, io nel dubbio ho detto ai miei genitori che gli ho voluto bene.
– Come sono gli avversari?
– L’ultima volta abbiamo perso di trentasei, avevano un ragazzino di sedici anni di due metri e cinque che schiacciava staccando dalla panchina. E per panchina intendo quella che c’è nel bar sport di fianco alla palestra.
– C’è qualche altro particolare che può rendere ancora più irresistibile questa trasferta?
– La palestra non ha riscaldamento e gli spogliatoi sono stati ricavati da una stalla, ogni tanto in doccia entra qualche mucca che si è persa. Qualunque cosa succeda, evita il contatto visivo e andrà tutto bene.

A quel punto guardate il vostro divano, il soffice paradiso che vi si staglia davanti in tutta la sua morbidezza, il televisore pieno di programmi che farebbero imbarazzare una velina fatta di crack e magari anche una bella pastasciutta di quelle che digerisci in comode rate mensili. Poi pensi all’alternativa, ovvero subire molestie sessuali da Gene, la mucca di Stribugliano di Arcidosso, appena dopo averne subita un’altra da un ragazzino di sedici anni che usa le bestemmie come virgole, il tutto sapendo che, al ritorno, nel migliore dei casi, sarete costretti a chiamare i parenti per dire che è stato bello conoscerli, ma vi siete persi a Silent Hill.

E capite che esiste una sola risposta possibile:

– Passo a prenderti tra dieci minuti.

Perché vi ricordate che, sostanzialmente, siete dei cretini che adorate rovinarvi la vita appresso a quella palla da basket. E chissenefrega se la squadra fa schifo e voi ne siete degni rappresentanti, chissenefrega se vi riducete a dormire tre ore e a passare il giorno successivo con l’attività cerebrale di uno zombie di Resident Evil, chissenefrega se spendete 30 euro di benzina per prendere una ripassata da dei ragazzini dell’Amiata di due metri, non smettereste mai di farlo, comunque vada.

– Perfetto. Ah, mi ero dimenticato di dirti che siamo senza allenatore. Hanno beccato Luca mentre cercava di andare in Svizzera con tre chili di erba cipollina. Ma non è un problema, ci pensi tu vero a fare i cambi?

[ATTENZIONE – Il presente post non è frutto della mia creatività, ma è stato scritto da Paolo Sinelli per PaperProject. Ma mi ci sono talmente tanto rispecchiato che ho voluto pubblicarlo così com’è, tranne per l’adattamento geografico e poco altro. I pochi che frequentano queste pagine sanno che nell’ultimo anno il blog è stato parecchio fermo. Ci è pure venuta l’idea di chiuderlo, ma siccome una nuova stagione sportiva (si, vabbé, sportiva…) sta per iniziare, ho pensato che questo post potesse essere il tentativo di ricominciare anche con il blog, magari in forme diverse dal passato (non credo che torneranno le pagelle, per intendersi). Insomma, chi vivrà, vedrà…]